Donald Trump viene eletto 45° presidente degli U.S.A. con 290 seggi vinti, a discapito di Hillary Clinton che ne ha ottenuti 228. Non tardano ad arrivare i complimenti da i massimi esponenti di tutto il mondo incluso il Premier italiano Matteo Renzi. Quello che aspetta l’America ed il mondo intero è un cambiamento radicale di ogni schema Nazionale ed Internazionale.
Il programma dei primi cento giorni di presidenza parla chiaro:
Stretta sull’immigrazione. Il punto più caldo che ha lasciato discutere i media di tutto il mondo, di fatti Trump pensa a un piano di “dieci punti cardine per sanare il sistema dell’immigrazione e proteggere le comunità statunitense”. Da sottolineare in particolare la costruzione del muro tra Messico ed U.S.A., il rimpatrio forzato degli immigrati senza permesso di soggiorno e la tolleranza zero verso i criminali stranieri.
Rivoluzione del fisco. Il piano del Tycoon prevede una riduzione delle tasse sulle persone fisiche e una diminuzione delle imposte alle imprese portando l’aliquota dal 35% al 15%. Poi un aumento delle detrazioni per famiglie e aziende, che verrebbero quadruplicate.
Via la riforma di Wall Street. Il presidente eletto punta ad eliminare la Dodd-Frank, legge approvata nel 2010 nel periodo della crisi ed inserire nel sistema una legge pro-crescita. “L’economia della Dodd-Frank non funziona per i lavoratori. I tappeti rossi della burocrazia e le imposizioni di Washington non sono la risposta. La Dodd Frank sarà sostituita con nuove politiche che incoraggiano la crescita economica e la creazione di lavoro”.
Abolizione Obamacare. Trump si è impegnato molto per trovare un piano sostitutivo per abolire rapidamente l’Obamacare e ristabilire un equilibrio internazionale che nei mandati Obama è mancato.
Un Presidente che con il suo “eclettismo” sicuramente renderà grande l’America e farà rivivere il sogno americano a tutti i suoi cittadini.