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Terremoto, tra tragedia e solidarietà

Terremoto, tra tragedia e solidarietà

Non esistono parole per descrivere la tragedia consumatosi nel centro Italia, quando alle 3:36 la terra ha iniziato a tremare, distruggendo così oltre che case anche 293 vite tra Lazio, Marche ed Abruzzo. L’appello del Presidente del Consiglio e di Papa Francesco è quello di non lasciare sole le famiglie delle vittime. I paesi più colpiti sono: Amatrice, Arquata del Tronto, Accumuli. Tra le vittime ci sono tantissimi turisti e persone che hanno radici famigliari in quella zona. La strada statale Salaria è impercorribile a causa di diversi ponti crollati, e viene consigliato di non percorrerla per lasciare la via libera a mezzi di soccorso.

La macchina operativa della protezione civile si è messa in moto in poche ore, risultando prezioso per salvare quante più vite possibili ed estrarre i corpi senza vita delle vittime così donando un corpo su cui i famigliari delle tante vittime possono piangere. L’Italia sin dal primo giorno ha mostrato solidarietà, donando moltissimi viveri e tanto sangue, tanto che, la protezione civile ha un abbondanza da soddisfare tutte le necessità. Sono stati allestiti 3500 posti letti, con un eccedenza incredibile, così da concedere alle persone che d’un tratto hanno perso tutto. Le donazioni del popolo italiano e di tutto il mondo  sono state preziosissime. Tra i personaggi più noti che hanno donato cifre abbondanti ci sono: Keisuke Honda (calciatore) e Mark Zuckerberg (imprenditore).

I funerali di Stato sono stati un simbolo del dolore che ha percosso l’anima di un popolo, che, seppur sembra non avere un identità si è stretto e ha dimostrato solidarietà.

Ovviamente ci sono anche sfumature poco piacevoli, tra cui, il crollo di strutture antisismiche come ospedali, scuole, palazzi comunali, che hanno fatto aprire un indagine dalla procura di Rieti.

Fin da subito si pensa già alla ricostruzione di ciò che è andato perso, grazie anche a i tanti soldi donati della famiglie italiane. Ciò che ogni persona può fare nel proprio piccolo è donare sangue, viveri, soldi ove possibile e pregare per chi ha perso un figlio, un padre, una madre o un qualunque famigliare.

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Gianluca Sposato